SCHEMA PONZI E ALTRE TRUFFE: COME SALVARTI?

Stai dando soldi ad un truffatore o stai per esserne vittima? Ci sono alcuni segnali che ti aiutano a capirlo e a salvarti prima che il tuo patrimonio prenda il volo per non tornare più!

Per farteli conoscere ti racconto due storie vere, che colpiscono per la maestria con cui le truffe sono state architettate.

Se non si trattasse di criminali ci sarebbe di che complimentarsi, credimi!

Truffa e Finanza: un binomio spesso indissolubile!

Spesso perché non sempre dietro a chi ti propone un investimento c’è un criminale, per fortuna.

Dall’altro lato “spesso” è proprio la parola giusta.

Si tratta di un settore, infatti, che pullula di consulenti finanziari finti e improvvisati.

Alcuni di loro si limitano (si fa per dire!) a investire i tuoi soldi in prodotti finanziari fuffa oppure spariscono con il malloppo. I più abili e strateghi sono riusciti a spennare persino banche, istituzioni e imprenditori che mai avresti immaginato potessero cascarci, data la loro esperienza.

Com’è possibile e perché questi “maghi della finanza” riescono a mettere in atto i loro piani facilmente?

Ci sono due fatti, realmente accaduti, che rispondono a queste domande e che la dicono lunga sulle leve psicologiche usate per attirare ignare vittime nella loro rete.

  1. Truffa finanziaria con finta rapina

Il primo riguarda Claudio, il padre di una persona che ho conosciuto a truffa già avvenuta e che quindi non ho fatto in tempo a salvare. Il nome, per motivi di privacy, è di fantasia.

Claudio è in pensione. Grazie al suo lavoro ha accumulato una somma discreta, investita in un fondo bilanciato.

Un giorno un amico (parola grossa!) che conosce da qualche tempo gli propone un investimento.

Fidati Claudio, anche io sto per fare questa operazione. Diventeremo ricchi in poco tempo!”

Al suono di quelle due parole, “ricchi” e “poco tempo”, Claudio spalanca gli occhi e guarda l’altro come se si fosse appena ridestato da un lungo sonno. Dopo che si è “fatto il mazzo” per una vita finalmente può fare ciò che vuole. Il bello di avere tanti soldi, in fondo, è proprio questo. Vero?

Attirato da questa prospettiva e dal fatto di non dovere fare alcuno sforzo se non consegnare i suoi risparmi accetta la proposta.

Si fida talmente tanto dell’altro che gli mette in mano €15.000 senza chiedere documenti di consegna o ricevute. Insieme vanno a visitare alcuni istituti di credito, anche esteri, per portare a termine l’operazione con data stimata a febbraio 2016.

Il giorno in cui l’amico di Claudio si sarebbe dovuto presentare all’appuntamento presso la filiale estera un ladro gli ruba la cartella contenente i documenti necessari. Che tempismo che casualità!

Incontro andato in fumo e fine dei sogni di gloria.

A nulla sono valse le chiamate di Claudio ad un amico che pensava di conoscere e che invece non ha esitato a rendersi irraggiungibile non rispondendo più al telefono né facendosi trovare a casa.

Non avendo prove in mano da portare ad un legale ha dovuto mandare giù un boccone amaro senza poter denunciare la truffa subita.

Ti confesso che quando mi è stato raccontato mi sono venuti i brividi lungo la schiena. Ero dispiaciuto ma non stupito.

La promessa di guadagni facili, veloci e di ammontare elevato è vecchia quanto il mondo.

Fa leva sul desiderio umano di avere tutto subito senza doversi impegnare.

I truffatori lo sanno fin troppo bene e usano questa caratteristica per andare a colpo sicuro.

E’ chiaro che anche a me piacerebbe che fosse semplice, non lo nego.

Grazie al lavoro che ho scelto mi sono disilluso in fretta e so che non c’è nulla di più falso.

Se questa possibilità esistesse davvero la mia professione non avrebbe più ragione di esistere.

Inoltre la maggior parte delle persone sarebbe più benestante di quanto non lo sia ora.

Negli investimenti finanziari, invece, il detto “presto e bene non sta insieme” calza proprio a pennello.

Per far crescere i tuoi risparmi in modo serio, infatti, ti servono tre elementi.

 

 

Il primo è il Tempo, che si misura in anni e dipende dagli obiettivi che vuoi ottenere e dal tipo di percorso scelto.

Il secondo è la tua Propensione al Rischio: quanto sei disposto a perdere per vedere poi crescere i tuoi soldi? Molto o poco?

In base alla tua risposta costruisco per te un percorso personalizzato.

Tieni presente che una certa percentuale di rischio è da mettere in conto ed è legata al terzo fattore: la fluttuazione del mercato!

Così come il mare un giorno è piatto come una tavola e quello successivo è capace di mostrarti la potenza delle sue onde anche il sistema finanziario può cambiare da un momento all’altro.

E, dato che non si può prevedere, quando ci sono ondate anomale hai bisogno di mantenere la calma

e avere pazienza perché il sereno torna.

L’importante è affidarti ad un consulente finanziario che sia tale di nome e di fatto evitando di mettere i tuoi soldi nelle mani di persone ambigue e viscide come l’amico di Claudio.

E come faccio a saperlo prima?”

Il modo per verificare l’identità di chi hai davanti esiste e si chiama Albo OCF – Organismo di Vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari.

Fai una prova, inserisci “Pierpaolo Farabegoli”. Cosa ti appare?

Una schermata con i miei riferimenti, che provano la mia iscrizione all’albo e la mia professionalità come consulente finanziario.

Se cercando non trovi la persona con la quale sei entrato in contatto significa che sei di fronte ad un bel dilemma.

Mettila alla prova chiedendole

  • dove si è formata e da quanto tempo si muove nel campo della finanza
  • qual è il suo metodo di lavoro e come ha seguito gli altri clienti
  • chi emette i certificati di credito o i titoli con relativa documentazione

La regola d’oro resta comunque quella di ottenere un contratto e leggerlo dalla prima all’ultima riga.

Qualcosa non ti sfagiola?

Pretendi spiegazioni e se non ti senti sicuro piuttosto rinuncia.

E’ un rischio, questo, che non vale la pena correre. Al di là della perdita economica ti farebbe sprofondare nella rabbia e soprattutto nella vergogna per esserci caduto come una pera cotta.

E in questo stato emozionale saresti ancora più vulnerabile e propenso a caderci di nuovo.

Lo so, stai pensando che dopo la prima cantonata non ce ne può essere una seconda. E invece ti sbagli.

Un altro truffatore riuscirebbe a tirarti di nuovo in ballo facendo leva sul tuo senso di rivalsa.

Gli basta dirti

Ti faccio recuperare i soldi che hai perso!”

e il gioco è fatto.

Un errore da evitare è infatti sottovalutare il potere che queste leve psicologiche hanno su di te.

L’inganno è dietro l’angolo anche per i più attenti (e sono certo che tu lo sei!).

  1. Lo schema Ponzi di Bernie Madoff

La seconda storia tira in ballo un personaggio il cui nome è balzato alla ribalta delle cronache nel 2008, anno in cui è stato condannato a 150 anni di carcere.

Wow, deve averla combinata grossa per una pena del genere!”

Non immagini quanto, stai a vedere.

Bernie Madoff ha iniziato come finanziere di Wall Street. Questo ruolo gli ha permesso di guadagnare una certa reputazione, tanto da essere nominato presidente del Nasdaq. Parliamo del secondo mercato più grande al mondo su titoli tecnologici, non so se mi spiego!

E fino a qui nulla da eccepire.

Fatto sta che questa facciata di uomo credibile e di successo serviva al caro Bernie per truffare illustri imprenditori, enti e istituti di credito a livello internazionale.

Ci è riuscito per anni utilizzando lo schema Ponzi.

Mai sentito nominare?

Forse sì dato che è uno dei sistemi truffaldini più usati. E dato lo scandalo seguito dopo aver messo sotto i riflettori la sua doppia vita. In ogni caso ricordare come funziona non è mai troppo.

Bernie Madoff dichiara di avere un fondo in grado di garantire rendimenti superiori al 10% annuo.

A chi glielo chiedeva non dava troppe spiegazioni: il suo metodo era e doveva restare segreto!

Trattandosi di un personaggio credibile per le cariche che ricopriva era semplice per lui ottenere ingenti somme di denaro, che però si guardava bene dall’investire davvero.

E qui viene la parte migliore, si fa per dire, dello schema Ponzi.

Dove finivano in realtà i soldi?

Sul suo conto personale, dove una grossa fetta restava a lui.

Una parte più piccola veniva invece destinata a pagare il finto rendimento alle vittime in modo che continuassero ad avere Fiducia in lui, a portargli altro denaro e magari conoscenti da spennare.

Dietro non ci sono fondi né strategia. Ogni persona che entra alimenta la truffa mentre chi esce mette in seria difficoltà lo schema.

Di fatto Bernie Madoff è stato beccato proprio perché, durante la crisi finanziaria, in troppi di sono fatti avanti per rientrare dei capitali (non) investiti.

I soldi sul suo conto non erano sufficienti per soddisfare le richieste e così il brillante ingranaggio si è inceppato dopo aver spremuto 65 miliardi di dollari.

Due spiccioli, insomma!

Se non fosse stato per la congiuntura economica lo schema Ponzi di Bernie Madoff sarebbe andato avanti indisturbato. Per questo mi fa piacere che tu finisca la lettura di questo articolo avendolo chiaro.

Te lo ripeto: ci sono cadute realtà insospettabili quindi meglio tenere gli occhi aperti.

 

 

Di solito la truffa segue queste fasi:

  1. il presunto consulente finanziario ti dice di avere un metodo esclusivo per farti ottenere un Rendimento Garantito e Senza Rischi. Non te lo può rivelare perché è segreto, tu devi solo consegnargli i soldi in mano, al resto ci pensa lui
  2. sei tentato di provare ma una parte di te ti mette in guardia. Decidi quindi di affidargli una piccola somma per metterlo alla prova. Ti promette che entro un anno te la restituirà con il rendimento promesso e puoi stare certo che lo farà. In questo modo, infatti, si rende Credibile e degno della tua Fiducia
  3. a quel punto tu gliene dai ancora e ancora facendo passaparola positivo. I tuoi conoscenti entrano nel giro e i tuoi e i loro soldi serviranno per pagare i rendimenti alle altre vittime e così via

Come abbiamo visto in realtà il truffatore tiene gran parte delle somme per sé.

Lo schema Ponzi è talmente perfetto che solo richieste di disinvestimento simultanee e inaspettate possono dissotterrare l’inganno, com’è accaduto appunto al vecchio Bernie.

Hai notato che le due storie che ti ho raccontato hanno dei particolari in comune?

I rendimenti vengono gonfiati e sono sempre esenti da rischi.

Inoltre si tende a portarti in fretta alla chiusura della proposta dandoti poche informazioni.

Uno solo di questi elementi è sufficiente per farti tenere alta la guardia. Se poi ci sono tutti scappa a gambe levate!

Per difenderti inoltre ti consiglio di

  • tenere sempre per te codici e password
  • evitare di consegnare denaro senza ricevuta o assegni in bianco
  • controllare l’identità della persona grazie all’albo OCF
  • fare caso se ti parla anche di rischi o solo di rendimento garantito al 100%
  • informarti su alcuni aspetti base che riguardano la consulenza finanziaria

Quest’ultimo punto di permette di saper leggere numeri e clausole e di capire se ci sono incongruenze o condizioni sfavorevoli.

La perdita del tuo patrimonio, piccolo o grande che sia, non è recuperabile in quattro e quattr’otto e una volta accaduto non puoi tornare indietro.

Puoi piangere in ginocchio sui ceci, abbatterti, scusarti mille volte con i tuoi famigliari come ha fatto Claudio ma i soldi non tornano sul tuo conto.

O se ci tornano perché sei riuscito a denunciare dovrai comunque aspettare anni. E magari tu ne hai bisogno ora!

In caso di dubbi, quindi, resisti al richiamo del “tutto, subito e facilmente” e prendi tempo.

Tempo che userai per informarti e contattare qualcuno che ne sa e ha a cuore le tue tasche anziché le sue.

Qualcuno che può consigliarti e farti capire come stanno davvero le cose quando decidi di investire sul serio.

Qualcuno come me, ad esempio.

In uno spot televisivo degli anni ’90 con Massimo Lopez si diceva che

una telefonata allunga la vita”.

Ecco, la vita nel mio caso no ma il patrimonio senz’altro!

 

Pierpaolo Farabegoli

Consulente Finanziario & Patrimoniale

Al tuo fianco, sempre”

Tel.: 393 98 17 570

Mail: consulenza@pierpaolofarabegoli.it

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